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Mulleri e Madiru, che in sardo campidanese significano "Moglie" e "Marito", sono i nomi attribuiti a una coppia di candelabri alti circa 60 cm, ciascuno dei quali termina con una candela in cera. Questi eleganti oggetti d'arredo sono realizzati principalmente in ceramica e presentano una robusta struttura di metallo che consente ai vari componenti di incastrarsi perfettamente. Ogni candelabro è composto da circa 17 pezzi, che si assemblano come un gioco di costruzioni, dando vita a un piccolo totem.

 

Il progetto nasce dall'intento di dimostrare come un processo creativo ben articolato possa portare a risultati finali versatili e ricchi di significato. La sua genesi si ispira all'analisi dell'abito tradizionale di Assemini, sia maschile che femminile. Questa analisi si trasforma in una composizione astratta della coppia, in cui ogni dettaglio si trasforma in una figura geometrica, dall'altezza alla base. In una fase successiva, la figura umana stilizzata perde riconoscibilità e rimane solo un insieme di elementi.

 

Questi elementi, che compongono Mulleri e Madiru, rappresentano la bellezza delle differenze e delle affinità all'interno di una coppia. Alcuni pezzi presentano forme morbide, mentre altri hanno linee più spigolose; queste variazioni simboleggiano l’essenza e la diversità di un rapporto. Ogni dettaglio si incastra perfettamente con l'altro, rivelando come il nostro carattere e il nostro modo di essere si formino nel tempo, pezzo dopo pezzo, come un puzzle.

Una coppia deve necessariamente possedere differenze per funzionare, ma deve anche condividere similitudini; il bilanciamento tra positivo e negativo è ciò che consente a entrambi di evolvere e crescere insieme.

 

Tra le figure geometriche che richiamano dettagli degli abiti e dei gioielli, emergono gallinelle e uccellini, simboli di creazione e fertilità. Questi elementi incarnano l'idea che la coppia, unendo le proprie forze, genera una volontà di confronto e ricerca di equilibrio, pur nelle diversità, in un percorso breve ma intenso, fatto d’amore.

Mara Damiani - Candelabri Mulleri&Madiru

€3,000.00Price
  • IO, MARA

    “Il sole, il vento e il mare sono quello di cui mi nutro. I profumi della macchia mediterranea, la brezza salmastra e i colori del cielo e della natura della mia terra, quello che mi dà ispirazione. Sono Mara Damiani e la Sardegna è Madre e Casa mia.

    Cagliari, 1972: Mara Damiani nasce nella “città bianca” (come la definiva Sergio Atzeni), con pastelli e pennelli in mano. Studia Architettura a Firenze e si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Milano.

    Ero innamorata dell’arte e della bellezza e lo sono ancora oggi. Appena laureata ho lavorato come direttore creativo e progettista per vari marchi e aziende. Quello che mi entusiasma del mio lavoro è la passione, sempre nuova e viva, che metto in ogni progetto. Come un’attrice entro nel cuore del personaggio per cui devo produrre e creare, e riesco a respirarne l’anima. Ho imparato questo approccio e l’ho fatto mio dopo l’esperienza vissuta alla Disney Academy e vent’anni di lavoro da freelance per la The Walt Disney Company IT.

    Ma come succede spesso quando la propria terra lascia un’impronta particolarmente importante, la Sardegna, dopo 20 anni di lontananza, ha iniziato a bussare e a chiamarmi. E io? Le ho risposto e sono tornata! A casa mia, tra i miei profumi e i miei colori.

    Mi sono così riappropriata della mia terra, da cui ho sempre da imparare. Di quei colori e degli stilemi grafici dei costumi della mia Isola, di quei decori della filigrana di incredibile finezza, di quelle forme che appartengono alla natura e alla fauna, io mi innamoro ogni volta. Sono parte di me e, grazie a ogni progetto portato avanti, conosco e scopro sempre qualche sfumatura in più, che mi lascia un segno indelebile.

    Leggo la Sardegna attraverso i miei occhi ma soprattutto il mio cuore: con passione, energia, carica vitale e uno sguardo sempre vigile e attento sulla contemporaneità. Uno dei miei obiettivi cardine è quello di essere capita da chiunque, bambini e adulti, artisti e semplici appassionati. Le mie tradizioni, la magia, i colori e gli stilemi della mia terra voglio che diventino linguaggio universale adatto a tutti. Una modalità espressiva e creativa che, in tutti i miei lavori, ho utilizzato come metodo e approccio. Non è forse proprio questo il vero significato dell’arte? Arrivare a ognuno di noi, con chiarezza, emozione e semplicità”.

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